Domenica piovosa

 Roma, 26/02/2023


Questa mattina dei temerari della Podistica Primavalle insieme al Primo cittadino di squadra  hanno voluto sfidare la pioggia per il consueto allenamento della domenica ma, stavolta giocando in casa e correndo nel quartiere di Primavalle. Appuntamento fisso al solito posto per i 6 del “correndo sotto la pioggia” Fabio, Andrea C., Federica, Andrea, Massimiliano ed io.

I “miei due cavalieri” Fabio e Andrea C. sono passati a prendermi al solito posto e, mi hanno scortato come guardie del corpo fino al punto di incontro con una corsetta di riscaldamento. Arrivati li, la Bionda Fede in compagnia del suo inseparabile Andrea se la corricchiavano già da un po’. Così ci siamo uniti a loro correndo intorno al parcheggio più volte per non fermare il passo fino a quando non è arrivato Massimiliano. E meno male Massimiliano che sei arrivato altrimenti facevamo la fine dei criceti a girare intorno al parcheggio!

Ok siamo partiti orologi in modalità Start.

La strada nemmeno la ricordo… ah si; dalla ciclabile abbiamo preso Via della Pineta Sacchetti dove ha iniziato a piovere: “Ecco l’acqua” (dico io), “Non ci voleva” (dice Federica), “Saranno due gocce” (dice Andrea C.)… la pioggia aumenta notevolmente!

Percorrendo via Mattia Battistini il nostro Presidente ci ha fatto avventurare in un “mini” ma bellissimo e che non avevo mai percorso trail che ci ha portato proprio al suo amato quartiere. Così: “Mamma che salita Fá!” (esclamo io), “Tranquilla mo c’è una discesetta” (risponde Fabio), “Si ma poi c’è n’altra salita!” (sottolinea Andrea C.)… adoro la sua sincerità a volte! Così via, il caldo si fa sentire e l’acqua ormai nemmeno al quinto chilometrò è già penetrata ovunque comprese le scarpe considerando che, in salita è anche tutto più pesante. “Non prendevo tanta acqua così da Canino!” mi ricorda Andrea C.… “E chi se la scorda Canino!” esclamo io ricordando quell’impresa. Nel frattempo i due Runner più spediti Andrea e Massimiliano sfidano pozze, fiumi d’acqua e vento ma, come sempre senza mai perderci di vista. Piove sempre più, sono zuppa e non solo io. Dopo aver girato per il quartiere della Podistica ci aspetta nuovamente la salita di Battistini che devo dire la verità ho accusato molto ma, grazie al mio “coach mentore” Fabio e al mio “chiacchiera che ti passa”’ Andrea C. sono riuscita a terminarla senza intoppi.  Ormai siamo zuppi! “Dopo sta salita quella del camping sulla Colombo è na passeggiata!” mi dice Andrea C “Speriamo!” rispondo io (ricordando il calvario passato durante la mia prima mezza lo scorso anno). Insomma l’acqua è stata molta ma l’abbiamo saputa incassare al meglio. Quindi, percorrendo via della Pineta Sacchetti rientriamo alla base dove, stoppando gli orologi salutiamo Federica, il suo Andrea e Massimiliano per poi proseguire verso casa. E vi pare che sarei tornata sola? Certo che no; i miei due uomini mi hanno riaccompagnato fin sotto al portone accertandosi che stessi al sicuro per poi proseguire ancora con altri chilometri fino alle loro basi. 

Che vi devo dire; nonostante molto piovosa ha avuto il suo fascino questa domenica. Ho comunque portato a casa poco più di 11 km. Non so per voi ma io adoro correre sotto la pioggia e non mi sono mai soffermata sul perché. Forse, perché quando ho bisogno di scollegare il mio database (mente) cerco di farlo con qualcosa che lo occupi ma allo stesso modo che lo rilassi e quella cosa è la pioggia. Correre mentre piove azzera ogni pensiero, ogni rumore ed ogni mio sforzo facendomi sentire solo tre cose: il respiro, i passi e l’acqua che cade addosso portandosi via i pensieri spesso brutti. È difficile da descrivere ma è così e, farlo con persone che non mollano e che vedi andare con la stessa forza che hai tu rende la cosa ancora più motivante. Ho guardato Federica non fermarsi sotto l’acqua e rimettersi il giacchetto correndo; percepivo il suo non voler mollare. Ho visto Andrea e Massimiliano che non perdevano il ritmo nonostante la pioggia aspettandoci e chiedendoci se tutto andava bene o se volevamo tornare indietro; Ascoltavo Andrea C. che mi parlava di cornetti, pastarelle e piaceri della vita come se fossimo seduti a berci un caffè e poi guardavo sempre Fabio che andava senza mai perdere il ritmo, senza mai cambiare posizione ma voltandosi continuamente verso ognuno di noi accertandosi che non stessimo in difficoltà. Non c’è mai una volta che non si dimentica di qualcuno e, se succede si scusa! Se ogni tanto “pensa un po’ a lui” correndo al suo ritmo non deve mica sentirsi in colpa o scusarsi perché è anche giusto che viva la corsa a suo modo come ognuno di noi viva al proprio la sua. Da quando lo conosco ha sempre corso per il bene altrui. 

Ognuno di noi ha un motivo che lo porta a correre; ad esempio il mio è la resilienza e so che ogni tanto ho bisogno di correre solo con me pertanto coach vedi che adesso ti conteremo le volte che correrai anche per te!


“Mi sacrifico ma è una gioia vedervi felici e che vi divertite”.


Credo non sia da tutti.


Va bene dai mo scriverò un post pure sul presidente va…. Ma dopo che mi ha fatto correre la RomaOstia!


Passo e chiudo

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