La Talenti Run

 Roma, 26/03/2023

Questa mattina 16 runner della podistica hanno corso la terza edizione della Talenti Run. Se devo essere sincera non ricordo nemmeno i nomi di tutti ma le facce si quindi già è un passo avanti. Alle 7:20 ero su via della Bufalotta presso il centro dove stavano sistemando gli stand delle varie società tra cui la nostra. Fabio ed Andrea li ho trovati con le stampelle in mano: "Guarda Là, così avete anche dove appendere gli abiti"; Fabio sta avanti io l'ho sempre detto. Sul tavolo adiacente al nostro gazebo c'erano già delle cose da mangiare pronte per essere scartate. Oggi è il compleanno di Luigi e il rinfresco è anche per lui. 

Non so per voi altri che avete corso ma per me alzarmi dal letto questa mattina è stata dura. Il cambio dell'ora si è fatto sentire e molto più delle altre volte in quanto con un'ora avanti avrei potuto tranquillamente rimanere a letto prendendomela con calma invece, dovendomi alzare presto per la gara e, avendo io tutta la preparazione "psicologica" di ansia pre corsa è andata a finire che la sveglia l'ho impostata alle 5:30 che in realtà erano le 4:30... Vi devo raccontare la mia faccia? Sicuramente ve ne sarete accorti e chi non mi ha visto lo può immaginare. Tutti insonnoliti stamane tranne lui ovviamente che non solo aveva già fatto una decina di kilometri all'alba ma sicuramente oltre a quelli c'erano anche una ventina di minuti di yoga. Per chi non lo sapesse sto parlando di Andrea. Sempre fresco e sorridente anche quando ci sono gradi sotto lo 0. Comunque anche lui stava dando una mano a Fabio con il gazebo. C'era anche Luciano stamane; che bello vederlo ad un'evento così! Non mi era mai capitato perché quando l'o conosciuto non poteva in quanto infortunato. I tre moschettieri quindi stavano già li, poi sono subentrata io... Lui si è iscritto alla non competitiva: "Vabbè ma io non lo so se corro vorrei star tranquillo!" - "Ma si Lucià non correre aspetta un'altro pò, fattela tranquillo, divertiti e basta che ti frega poi alla prossima corricchi di più." - "Si quasi quasi cammino così non rischio"... So solo che al primo giro lo abbiamo incontrato: stava correndo! Credo che lui sia tutt'uno con la corsa nel senso che, se in un posto si corre lui deve correre e se si può anche camminare lui corre uguale. E' una di quelle persone che trova parte del suo essere nella corsa, forse un pò come tutti noi runner. Lui è un grandissimo esempio per me. 

Presto sono arrivati anche dei ragazzi della rincorro, gli stessi che organizzano e prestano volontariato al ParkRun. Oggi anche loro gareggiano e se dico gareggiano è perché lo fanno davvero. Sapete quelle persone che corrono per correre? Quelle persone che si fanno una 42km in meno di tre ore? ecco loro... Ragazzi che come li chiamo io "extraterrestri" che danno soddisfazione solamente a vederli correre. Loro sono Salvo, Marco, Luigi e Cri.

Che bello ritrovare molti volti familiari in queste giornate. Non citerò tutti perché come detto prima non ricordo benissimo i nomi e non vorrei sbagliare ma, di sicuro il runner di oggi è Andrea S. Io solitamente ho sempre "L'uomo del giorno" o settimana o altro (ma questo da quando lavoro maggiormente con uomini) in questa circostanza è tale perché il buon Andrea nonostante il suo passo molto più veloce del mio si fermava per aspettarci addirittura tornando indietro di poco! Aspettava la sua bionda Fede che ha concluso dopo tanto la corsa sotto l'ora e noi, compresa io che per farla più veloce ero più stanca del solito. Al mio fianco come sempre Fabio e Andrea. Andrea con la tattica della chiacchierata mischiata alla risata pura ti fa fare kilometri e kilometri senza fatica; Fabio credo abbia adottato la tattica di farmi stare al suo passo. Già ieri alla corsa al Pineto mi ha  fatto fare un pb terminando i 5km a 28 minuti: "Oggi dobbiamo chiudere il parkrun a 28" - "Fà ma che ne so se ce la faccio bo!" - "Ce la fai" e così è stato. Mi diceva ieri che oggi avremmo dovuto stare sotto l'ora quindi, deduco che il fatto che mantenga il suo di passo allontanandosi un pochino da me sia fatto a posta. Lui sa che lo seguo pertanto secondo me in questa maniera mi ha aiutato a stargli dietro con un passo maggiore. Il bello è che, già da metà gara mi diceva: "Gli ultimi kilometri cerchiamo di aumentare sennò non ce la facciamo a stare sotto l'ora", e lo sapeva benissimo perché lui sa calcolare i ritmi come un Garmin.

"Come va Laurè?" - "Bene Fà ci sto" Se gli rispondo così è perché ancora sto bene e non sto accusando quindi continua con quell'andatura mantenendosi costante.

Andrea: "Ci stai Là?" - "Si Andrè però sto notando la stanchezza del passo più veloce. Stiamo al quinto se continuo così al decimo ci arrivo strisciando. Ci stanno pure le salite!" - "Tu non te devi preoccupà, i kilometri non li guardà dopo le salite ci stanno le discese"

Lungo il percorso i fotografi soliti pronti ad immortalare i sorrisi di tutti, o quasi di tutti. Il percorso vario si snoda anche all'interno del bellissimo parco Talenti e devo dire che ne è valsa la pena. Li avanti mi ricordo della bonas Sabrina che con il suo sorriso ci saluta. 

"Là guarda c'è ALberto sorridi" - "Daje Albeeeeeeeee" e, finalmente ho le foto con il sorriso quando mi avvertono prima... Siamo al settimo kilometro: "Là, mo iniziamo ad allungà un pò il passo è" - "Si Fà" - "Aspè, non glielo fa fare adesso aspettiamo l'ultimo kilometro sennò è dura" (sottolinea Andrea). I miei due tutori si preoccupano.

"Là, dopo sta curva iniziamo a correre di più" - "Si Fà" - "Daje La che abbiamo finito manca un kilometro dai" (risponde Andrew). Sarà che quando io sento qualcuno di familiare che mi dice che manca poco trovo anche se non ne ho la forza di correre più veloce. E proprio in quel momento ho capito che era giunto il momento di aumentare la velocità. Li mi concentro e non guardo più intorno a me ne tantomeno parlo. Guardo solo Fabio davanti a me che mi si affianca dicendomi: "Aumenta La" guardando il suo orologio. Subito dopo guardo il mio e vedo che siamo a 56 minuti ma non capisco quanto manca al traguardo. Andrea alla mia sinistra sorride come sempre, Fabio sta alla mia destra. "Questa è l'ultima curva, li c'è il finish Là" mi dice e la cosa mi rincuora come ogni volta. Ormai non riesco a pensare ad una corsa senza lui ed Andrea. Lo vedo, ecco l'arco gonfiabile del finish ed in contemporanea guardo il mio Garmin che segna 9,700 km. E' fatta è finita, spingo senza aver cognizione di quanto tempo sia passato ma Fabio un attimo prima mi fa: "Guarda Là", alzo gli occhi spostandoli sulla sinistra dell'arco e vedo il timer che scorre a 58,21. Ho tagliato quel traguardo oggi sotto l'ora... per la prima volta e, per la seconda l'obiettivo che Fabio mi aveva dato sono riuscita a raggiungerlo con un PB splendido. Inutile che vi racconti l'urlo di gioia appena passato il traguardo, appena sentito il "bip" del chip suonare il termine di gara. Sto cercando disperatamente anche una foto al traguardo ma non le trovo; peccato perché sono sicura che il sorriso era a 50 denti. Passato, rallento e allargo le braccia perché so di trovare alla mia destra e alla mia sinistra loro Fabio ed Andrea.

"Brava Là sotto l'ora ce l'hai fatta te lo avevo detto!" - "Grazie Fà"

"Hai visto? Che t'avevo detto? ce l'hai fatta, l'importante è che te sei divertita" - "Si Andrè sono felicissima"

Oggi ho raccontato per grandi linee la domenica della Talenti Run senza citare molti di noi; eravamo tanti e ritrovarli tutti al gazebo chi prima di me, chi dopo è stato molto bello. Abbiamo brindato a Luigi e se vi dico che sul tavolo c'erano delle zeppole rigorosamente fatte al forno e non fritte (parole di Andrea che le ha prese) ma, stracolme  di crema vi viene l'acquolina anche a voi. Gli altri Podisti della Pimavalle sono stati impegnati chi in lunghissimi giri in bicicletta, chi in corse di allenamento. Insomma, il motto qui da noi è: "Chi si ferma è perduto".

Passo e chiudo.



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