La corsa, la brace e la cocomerata della Podistica Primavalle

 Roma, 23/07/2023

In questa freschissima domenica di luglio all'insegna dei 40 gradi di cui percepiti 55 e di un'umidità che non si era mai vista prima la Podistica ha organizzato una giornata tutti insieme presso l'azienda agricola Spinardi per i saluti pre ferie. In pratica una di quelle giornate, come del resto le ultime in cui sudi poi ti lavi, poi risudi e ti rilavi e poi il tuo corpo è talmente stufo che inizia a sudare anche sotto la doccia tanto è uguale.

L'azienda di Andrea conta un gran terreno nei pressi di Maccarese dove vengono coltivati frutta e verdura di vario genere. E' proprio li che ci ha ospitato per passare questa splendida giornata. sotto l'ombra di grandi alberi immersi nella natura insieme a Federica ci hanno accolto con una tavolata enorme dove abbiamo pranzato tutti. Il programma era chiaro come d'altronde i programmi del nostro Presidente: appuntamento ore 7.30 presso l'azienda agricola Spinardi, corsa con tuffo in mare, braciolata e cocomerata offerta. All'appuntamento eravamo già in molti pronti per la corsa verso il mare e la camminata per chi non voleva correre. Fabio, per un orribile mal di gola è stato costretto a camminare altrimenti lo avremmo scambiato per sua sorella gemella. Io con Andrea C., Federica; Andrea S., Cristina e Francesca ci siamo diretti per le vie di Passoscuro corricchiando fino al lungo mare per poi dividerci perché i due Andrea hanno scelto kilometraggi  differenti dai nostri. La temperatura era molto alta, si superavano già i 33 gradi e la percentuale di umidità altissima; le persone in fila con gli ombrelloni agli stabilimenti ci guardavano perplesse perché evidentemente, le nostre espressioni erano tali da mettere paura a chi le guardava. non parliamo poi del sudore che scorreva sui nostri corpi come un fiume. Noi quattro donne piano piano ce ne siamo tornate alla base e siamo state le prime. Subito dopo ci ha raggiunto Andrea S., i ragazzi della camminata guidati da Fabio e per ultimo Andrea C. che lo abbiamo visto arrivare da lontano tipo la scena in "Il Ciclone" quando Leonardo Pieraccioni ritorna alla base con il motorino senza i freni... Ci è passato davanti proseguendo non si sa dove e mentre correva ci ha detto: "Devo finire i 20, mi mancano 200 metri!". Quindi ha fatto un giro li intorno e si è fermato.
Chi voleva poteva darsi una rinfrescata li direttamente al "doccino" montato da Federica. Io e Cristina però, essendo caffeinomane abbiamo optato per uno stabilimento balneare con doccia calda e caffè. Il nostro presidente si è schierato subito insieme ad Alfiero davanti la griglia accendendo un fuoco pari a quello che bruciò Roma ai tempi di Nerone. Silvano insieme alla consorte e lorena sono andati a fare spesa comprando di tutto di più. I viveri liquidi già erano al fresco tranne la coca-cola per me che ho chiesto di prendere: "Silvà mi raccomando la coca-cola!" - "E che ce fai con la coca-cola, ci sgrassi i fornelli!" risponde - "Io la butto nella tazza del bagno, sapessi come viene!" (Andrea C.), "A là, ma a che te serve la coca-cola, ma beviti il vino che ha portato Alfiero è pure fresco" conclude il Presidente. in effetti aveva ragione; il vino portato da Alfiero e fatto proprio da lui era buonissimo e ci stava da Dio.
Nel frattempo c'era chi apparecchiava, chi sistemava le sedie, chi stappava birre e chi scappava dalle vespe (io). Dal nulla arriva una macchina con Sabrina la bonas e Luca il coach che più coach non si può. Per farla breve i presenti erano: Piera, Emiliano, Lorena, Luigina, Marilyn, Massimo, Alfiero, Daria, Francesca, Sabrina, Cristina, Silvano, Andrea S., Fabio, Federica, Luca, Sabrina, Andrea C. Simone, Alberto il fotografo dei fotografi ufficiale del ParkRun e consorte poi, io. (spero di non aver toppato e dimenticato nessuno, ma si può correggere).
Alfiero passava di tanto in tanto per rifocillarsi ed allontanarsi dal fuoco mentre il presidente chiedeva di "Essere rifocillato" senza mollare la postazione per nessun motivo: "A raga, ho la gola secca... mi serve da bere" e via qualcuno correva in aiuto con una birra fresca. Ricordo che spesso andavo a chiedergli se riusciva a mangiare. Non si è mai seduto che io ricordi (forse quando siamo arrivati alla frutta) pensando come sempre prima a noi. Ricordo che Andrea domenica scorsa mi disse: "Alla brace come sempre ci sta Fabio. La brace la fa lui".  Tra olive, taralli, bruschette con salsicce, pomodori, verdure grigliate, bistecche e wurstel abbiamo concluso il pranzo con un cocomero che più cocomero di così non c'era appena raccolto. Andrea S. con la sua bravura ha aperto uno dei suoi frutti al centro del tavolo distribuendo pezzi per tutti... Buonissimo! C'è chi ha fatto il bis. Dopo il pranzo c’è anche chi ha riproposto di ripartire con la carne: “Che famo co ste altre salsicce?" (Fabio) -  "Mettile mettile qualcuno se le magna” (non sappiamo però chi l’ha detto perché la giustificazione di Simone che mi ha consigliato di aggiungere un’altra chicca segnala che “I ricordi sono offuscati da vino e birra” e dalla gara antecedente alla grigliata.

Sempre durante il pranzo:
"Andrè la vuoi una salsiccia?" (gli chiedo) - "N'artra, vabbè dammela va"
"Là, stai a magnà?" (si preoccupa il presidente) - "Si Fà non ti preoccupà, piuttosto tu?"
"Assaggiate sto vinello..." (Silvano) - "Vabbè assaggiamo" (Andrew)... 

E qui, bisogna aprire un discorso ben dettagliato.

Dunque; alla mia sinistra avevo seduto Luca Parisi che, durante il pranzo mi ha spiegato un pò di cose molto interessanti sulla corsa essendo istruttore però, conoscendo qualche professionista che corre pensavo che il runner per eccellenza fosse quell'individuo sempre controllato a livello alimentare, nonché fisico, e che non facesse sgarri, vizi, stravizi ecc. Ed invece... Davanti al suo piatto Luca aveva posizionati due bei bicchieri; uno di vino (perché con la carne ci stava bene), l'altro di birra (perché con le verdure ci stava bene) e non ha "pesato" assolutamente nulla di quanto mangiato anzi: "Bisogna prenderla così la corsa, mangiare quello che si vuole, stare bene. Chi ce lo fa fare a stare a dieta perenni? Guarda me, mangio di tutto di più ed eccomi qua!". In effetti per uno che conclude una 42,195 metri in 02:18 non è poco. 

Ed ecco il punto forte: alla mia destra (come del resto sempre anche nella corsa perché a sinistra o davanti c'è Fabio) avevo Andrea C. non so da dove iniziare. "Andrè, assaggia il vino di Alfiero!" (Silvano come sempre girava per il tavolo versando. E' stato il somellier ufficiale) - "None, lo sai non bevo" (ricorda Andrew) "Andrè, almeno beviti la coca cola!" (io) - "Aridaje, none, io bevo l'acqua liscia" (lui). 

Passa un'ora, ne passano due. "Andrè assaggia sto vino rosso che con la carne sta bene!" dice Silvano con la bottiglia pronta da versare - "Vabbè se proprio insisti fammelo assaggià. Guarda te qui come annamo a finì he". Ve lo dico io come va a finire: Verso le 14.00 Andrea mi fa: "Vedi se sta bene, mi sta a prende una cicagna; questa è proprio l'ora della pennichella. Quà sotto con sto venticello poi sai come ci starebbe bene." - "Eh Andrè hai ragione". Dopo un pò ripassa Silvano con una bottiglia ambigua in mano: "Tiè assaggiate questo e ditemi come vi sembra" ed io domando"Cosa è Silvà?" - "Tu assaggia è fatto in casa!" (sottolinea Fabio) - "Vabbè famme assaggià sto coso pure a me va" (dice Andrew) ed è proprio li che esclamo: "Andrè, e meno male che non bevevi!" - "O vedi? me avete fatto sgarrà pure a me. Chi l'avrebbe mai detto! UN runner che beve. Quì tocca faticà, tocca core". Dimenticavo, anche il coach luca lo ha assaggiato. In pratica oggi non so voi ma io sono stata felicissima di aver scoperto questi due lati di Luca ed Andrew. La spontaneità dei due ha vinto la giornata di oggi. Poi, volete mettere la soddisfazione che ho provato vedendo uno dei due miei mentori bere. Luca non lo conoscevo e devo dire che, da quello che ho visto è una bella persona; per quanto riguarda Andrea già lo sapete: il post su di lui e Fabio riuscirò a scriverlo prima o poi. Sono tutte anzi siamo tutti persone bellissime, spontanee e di cuore. Io come sempre ribadisco di aver trovato un'altra grande famiglia dove poter condividere la stessa ed unica passione oltre a momenti bellissimi. Oggi il mio grazie del giorno va all'Azienda Agricola di Andrea Spinardi per l'ospitalità e l'organizzazione fornita per far si che tutti ci trovassimo a nostro agio. Addirittura mi ha tolto i nidi di vespe per farmi mangiare tranquilla senza scappare ogni secondo. Io proporrei una giornata così ogni 3/4 mesi.

Che altro dire; fiera di aver conosciuto un pezzettino in più di ognuno di voi.



Passo e chiudo.

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