Con il fresco

 Roma, 16/07/2023

In questa domenica di luglio investita da un caldissimo ciclone africano quattro runners hanno voluto sfidare il rinomato “Caronte” per fare una corsetta nei pressi di Ponte Milvio. L'appuntamento ricevuto la sera precedente dal Presidente riepilogava come punto di ritrovo proprio Ponte Milvio alle ore 06.30 del mattino. Un azzardo, una sfida contro le temperature altissime di queste due settimane in cui, nonostante esci prestissimo il fresco lo trovi solamente in una bibita con ghiaccio al bar o in una fontanella incontrata durante il percorso.

Fatto sta che il mio invito come al solito oltre che nella chat di gruppo della Podistica è avvenuto anche in "via" personale: "Là... 6.15 sotto da te, passo io". E puntuali all'ora stabilita sia Fabio che Andrea stavano li. "Buongiorno siamo solo noi Fà?" - "No, ci dovrebbe essere anche Donatella ma ci aspetta direttamente li" - "Daje che io ho sudato pure durante i venti minuti di yoga stamattina". Arrivati e parcheggiato al solito posto abbiamo già trovato al punto concordato la bionda Donatella che, ci aspettava dall'altro ciglio della strada. Sorridente lei era già pronta a differenza mia che dopo essere andata a letto intorno alle 02:00 per via del concerto della sera precedente ero ancora insonnolita... molto insonnolita oltre che senza voce. Siamo partiti pertanto alle 06:38 iniziando il giro proposto dal presidente Fabio "Delle tre ville" passando il Tevere in direzione di Villa Gloria dove abbiamo percorso qualche kilometro e qualche salita però con bei rifornimenti d'acqua fresca durante gli stop alle fontanelle. Non ricordo di essere mai stata in questa villa e devo dire che è molto carina anche se, tutti i percorsi che intraprendiamo non si sa mai perché vadano sempre in salita. Ed è qui che Andrea (saggio come sempre) mi regala la sua perla, la sua frase del giorno, il suo pensiero: "E che voi fa, la corsa è fatta di salite sennò che corsa è? Ricorda, dopo una salita c'è sempre una discesa ma poi di nuovo una salita". Poi ci siamo diretti verso Via del Forte Antenne dove tra una chiacchiera e l'altra abbiamo perso un pò di orientamento ritrovandoci in Via dei campi sportivi... direzione tangenziale ed è li che siamo stati costretti ad attivare il navigatore per raggiungere il Forte altrimenti come ha sottolineato Andrea: "Vabbè ma che ce frega al massimo torniamo a casa correndo tanto la strada quella è. Piamo la Tangenziale e stiamo a Monte Mario" - "Si Andrè ma la macchina di Fabio la lasciamo a Ponte Milvio?" - "Ma tu non te preoccupà che qualcuno poi la viene a ripià, Ci affittiamo un monopattino e scendiamo giù". Il Forte Antenne non lo avevo mai visto come, non avevo mai visto la zona. Molto tranquilla, piuttosto alberata e super frequentata da runners. L'intoppo della direzione ad essere sincera  è stato spunto per il nostro selfie oltre che a qualche risata. Ricordo che c'era una salita enorme che, con quel caldo assurdo farla voleva dire "morire" subito dopo. Mi viene in mente il mio voler rinunciare su quella salita a correre e: "No io cammino troppo pesante questa salita" - "Al massimo Andrea tu vai con Donatella che dovete allenarvi per la 50 kilometri, io aspetto Laura" così Fabio aveva proposto ma, la bionda mi ha incoraggiato dandomi la carica in modo ironico: "No, dobbiamo correre tutti e corri pure tu! Che vuoi che sia una salita dopo che ti sei fatta la 6 ore di Roma?". In effetti aveva pienamente ragione ma io, anche se la gran parte l'ho corsa mi sono arenata proseguendo l'ultima centinaia di metri camminando con Andrea sempre al mio fianco che parlava di meloni freschi da mangiarsi appena tornato a casa. Dopo la grande salita scendiamo fino a raggiungere Villa Ada dove l'ombra ci ha risollevato un pochino. Abbiamo nuovamente fatto una sosta rifornimento d'acqua fresca e, partiti sulla via di ritorno. Raggiunti il punto di partenza "freschi come una rosa" Donatella ci ha proposto: "Ma che ne dite di una bella colazione qui?"; ed è li, che come durante la 6 ore ho visto una visione davanti a me. La colazione proposta è stata la ciliegina sulla torta. Così, ci siamo dati una ricomposta al parcheggio dove avevamo lasciato le macchine: capelli, maglietta asciutta e rinfrescata a base di salviette umidificate e via...  Che poi in queste circostanze, noi runners siamo convinti di esserci dati una ricomposta ma non è così perché agli occhi di tutti tranne che i nostri siamo ridotti in stati pietosi; stanchi, sudati, spettinati e, ahimè a volte anche di "cattivo odore"... ed è fico perché siamo convinti di essere presentabili ma allo stesso tempo consapevoli di non esserlo. Questa è una delle cose bellissime del mondo dei runners. La nostra passione supera anche il livello di presentazione personale, nel senso che anche se siamo ridotti uno straccio siamo fieri perché sta a dire che abbiamo faticato raggiungendo l'obiettivo di giornata.

Il tragitto verso il bar è stato come gli ultimi 200 metri prima della fine di una gara; li percorri con fatica ma con un sorriso enorme. Tutta la stanchezza si azzera e, mentre camminavo tra me e me pensavo: "Meno male che Donatella ha proposto la colazione...". Lei non lo sa ma per me ormai sarà "L'oracolo del post corsa". Entrati nel bar lo schieramento è stato: Io una bella spremuta fresca con ciambella fritta: "E te pareva che non te prendevi la ciambella?, vabbè d'altronde noi coremo per mangià!" sottolinea Andrea. Donatella si prende un caffè con ciambella fritta, Fabio un'acqua tonica ed Andrea un caffè freddo. Ci siamo messi seduti fuori assaporando una bella e meritata colazione a Ponte Milvio. Certo non è stata proprio una colazione fresca e rifocillante visto il caldo ma, vi posso assicurare che è stata apprezzatissima specialmente perché in buona compagnia. Come ogni domenica di corsa aggiungo esperienze bellissime e percorsi nuovi al mio "Runner database". L'esperienza di avere corso oggi insieme a Donatella mi ha fatto piacere (perché la vivevo solamente durante i ParkRun) e sicuramente anche ai miei due uomini che, ci hanno scortato accompagnandoci in giro per la splendida Roma.

Passo e chiudo.