Etrurian Trail

 Cerveteri, 02/06/2023

Questo venerdì di "Repubblica" si è tenuto presso la necropoli della Banditaccia a Cerveteri l'Etrurian Trail; corsa immersa nella natura con lo scenario iniziale e finale nelle conosciute tombe Etrusche. la Podistica Primavalle è stata presente con Simone, Beatrice, Massimiliano, Andrea e la sottoscritta.

Il ritrovo era previsto per le 7.30 visto la partenza alle 9.

La gara è di circa 13km ovviamente, essendo un trail non su strada asfaltata bensì, terreno, roccia, acqua con pendenze abbastanza impegnative. la giornata è stata calda e assolata infatti le parti "nei campi" sono state dure. Alla partenza, un grande tavolo ristoro ci aspettava e, la prima cosa che abbiamo notato io ed Andrew è stata una grande insalatiera di fagioli: "Ao, boni. Hai visto ci stanno i fagioli La" - "Hai ragione Andrè non mi è mai capitato un ristoro a base di fagioli" - "O vedi, bisogna fa le gare così". Passavamo dall'ombra ed il fresco del bosco al sole caldo e all'asciutto di un campo di grano. Abbiamo avuto bisogno di più ristori di acqua fresca oltre a quella che ci hanno consigliato di portarci. Simone, beatrice e Massimiliano sono partiti avanti come spesso succede anche perché il loro passo è più veloce del mio. con noi ha corso anche Elisabetta, per lei era la seconda volta. Se devo essere sincera mi ha convinto lei quando ho visto la sua foto mentre attraversava la cascata lo scorso anno.  Andrea, mi ha fatto compagnia per tutto il percorso. Ormai corro insieme a lui da un pò in assenza dell'altro mio aiuto Fabio. Abbiamo sofferto il caldo ma ci siamo divertiti un casino parlando come al solito di tutto con particolare attenzione al cibo e a tutte le gare pazze che esistono.
Siamo passati in sentieri bellissimi tracciati da dei nastri che percorrevano il tragitto del ruscello fino ad ogni cascata. Il contesto per me è stato uno dei più belli. Si è vero, ci sono stati dei tratti molto impegnativi che oltre alle salite o discese non erano piani ma, di roccia e sassi. Cadere era semplice specialmente con le scarpe bagnate. "Mammamia me sto a sognà i fagioli del ristoro; mi vanno proprio quasi quasi me li faccio pure stasera" - "Andrè mammamia ho una fame già, mi metterei seduta qui vicino al ruscello con un bel panino ad assaporarmi il fresco mentre gli altri corrono" - "Non ce pensa, pensa ai fagioli del ristoro". Fortunatamente non c'era il fango perché il caldo ha asciugato tutto compresa parte dell'umidità nel bosco. In alcuni punti bisognava addirittura camminare. Per un breve periodo di tempo ci siamo trovati dietro un gruppo di quasi "social"; nel senso che disperavano dell'idea che non potessero effettuare dirette o invii di video su Facebook in quanto non c'era campo nel bosco.

"Ao, non prende qui mo vedo se riesco ad agganciarmi al 2g" - "Si brava perché con questo sentiero dobbiamo postare per forza anzi, bisogna fare la diretta. Ma scusa che funziona ancora il 2g?" - "Ma si allora famose la foto, tanto poi la inviamo"

E si fermavano per lo scatto automaticamente formando la coda.

"Ma dai, famose la foto pure più giù che ci stanno le cascate" - "Ma proprio non riesci a fare la diretta? Allora fai una cosa, inviala su whatsapp" - "Si giusto, mi invii allora pure la foto di prima così poi la mando a Francesca?" 

Noi (io e Andrea): "Andrè madonna questi ma li senti? stanno facendo la fila" - "E che non li sento?"

"Francè hai visto Mauro è cascato? - "Noooo ma che stai a di!" - "Si e per fortuna non si è fatto niente" - "Ao ve sento... io ci sto sempre anzi mo vi aggiorno sul percorso quando è pericoloso visto che ci so rimasto fregato"

Noi: "Andrè, se si fermano passiamo sennò facciamo le 3 ad aspettare le foto e le dirette loro" - "Si dai passiamo... Vabbè che voi sta in mezzo la natura ma mica ce poi mori". Ed è proprio qui , più o meno al quarto kilometro che inizio a ridere almeno per i 1000 metri successivi ma almeno il gruppo social lo abbiamo lasciato indietro. E se devo dirla tutta ogni tanto ci voltavamo pure per paura di ritrovarcelo dietro o davanti.

Ad un certo punto si iniziano a sentire dei schiamazzi di divertimento; eravamo giunti alla prima cascata. A turno si passava in acqua o, se volevi potevi addirittura immergerti nella parte più profonda adiacente alla cascata. Noi abbiamo preferito attraversarla senza fermarsi a fare foto tanto i fotografi c'erano. Passa Andrea, passo io e la cosa è stata bella perché non ero mai passata correndo in acqua.

La sensazione di uscirne e continuare con le scarpe praticamente piene non ha prezzo specialmente se sai di essere solo a metà percorso. Si prosegue con altri tratti al sole ma sempre con il sorriso (e le foto lo dimostrano) e, tratti di fango a volte inevitabili. Ho avuto una scarpa piena per mezz'ora! Ecco un'altra cascata che attraversiamo su un piccolo ponticello fatto appositamente e li: "Andrè, vai avanti tu che io mi devo lavà la scarpa è piena di fango" - "Ma lascia sta che te frega non te stai a divertì?", ed in effetti aveva ragione perché mi stavo divertendo un casino. Andrea ha sempre ragione. Usciti dal bosco praticamente dopo aver fatto delle salite assurde usciamo definitivamente allo scoperto per gli ultimi tre kilometri. Sotto al sole sembravano il doppio tra l'altro era pieno di insetti ed io con la mia fobia per le vespe e calabroni zompettavo di qua e di la ad occhi chiusi mentre Andrea: "Ho il bastone La non te preoccupà così mando via gli insetti. Te non ce pensà, guarda le farfalle tiè ce ne stanno tante! Uno l'hai pure schiacciato ma non è morto" - "Andrè stammelo pure a di che non è morto! come faccio a guardà le farfalle?". Comunque, tra un calabrone e l'altro arriviamo super affaticati ma con un bel sorriso. Ad aspettarci poco prima dell'arrivo Simone che ci ha urlato: "Dai che sennò si mangiano tutto!". Siamo andati diretti tutti e tre a prenderci da bere e, successivamente tre bei piatti di fagioli con fetta di pane condito; abbiamo trovato un angoletto all'ombra e, dopo un selfie ce li siamo mangiati con gusto.
Dopo, io ed Andrew avendo notato una fontanella vicino l'ingresso della necropoli ci siamo andati a dare una rinfrescata: finalmente ho potuto cambiarmi le scarpe! Sembravo un senza tetto ma, vi posso assicurare che dopo le gare fatte ho imparato a cambiarmi ovunque e a lavarmi ovunque senza pensare troppo alla "signorilità". Non potevamo non notare un chioschetto di granite proprio li... Così, intercettato di nuovo Simone ci siamo presi tre belle granite di frutta e, visto che l'ingresso alla necropoli era gratuito proprio in occasione ce le siamo andati a mangiare all'interno. Un dopo gara così non lo avevo mai fatto ed è stato gratificante per me più di una medaglia.

Insomma, questo trail è stato nuovo per me ma credo anche per gli altri tanto è vero che anche con Beatrice abbiamo buttato l'idea di farne qualcun altro. Conclusa la passeggiata e la ricca merenda tutti in macchina sulla strada di ritorno stanchi ma felici.

Vi voglio bene 

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