Buona Pasqua!

 Roma, 11/04/2023

Durante queste festività Pasquali 2023 la Podistica Primavalle ha organizzato delle splendide uscite e sessioni di allenamento. La domenica di Pasqua con appuntamento alle ore 7:00; questa volta presto, visto il giorno di festa e visto il kilometraggio che più o meno eravamo d'accordo a fare. Il presidente questa volta era stato chiaro: "Ne faremo più o meno una ventina" e così è stato. Dopo esserci fatti gli auguri Pasquali siamo partiti in 5: Io, Fabio, Andrea, Beatrice, Mauro. Temperatura buona ma con vento un pochino fastidioso. Quel venticello che, durante la corsa e quindi sudata senti soffermarsi sul tuo corpo (in particolare su reni e bronchi). Il percorso è partito dalla nostra ciclabile per poi scendere verso San Pietro. Insomma il giro bello per le vie di Roma che, con il giorno di festa era invasa da pellegrini in ogni sua parte. Il giro è stato comunque piacevole se non fosse stato per il mio grande "volo d'angelo" proprio ai piedi di Castel S'Angelo dove, un innocuo gancio ferma portone si è preso in possesso la punta del mio piede destro facendomi inciampare e, successivamente cadere a terra. Al mio: "Oddiooooo" ed il girarsi di tutta la Podistica presente è passata una frazione di secondo tanto è vero che i miei amici mi hanno visto volare su un fianco sbattendo gambe, ginocchia, anche, gomiti, polsi e spalle. In poche parole non c'è stata parte del mio corpo che non abbia toccato terra. E che terra poi!; sanpietrini quindi, di base super lisci che non hanno frenato un bel nulla fino a che non mi sono fermata sulla sponda di una bella pozzanghera che ha "cullato" il mio fianco sinistro. Quindi, ricapitolando una volta a terrami sono ritrovata Fabio e Andrea che mi guardavano con occhi sbarrati come per dire: "Se ti sei fatta male lo hai fatto bene!". Andrea mi ha fornito la mano per aiutarmi a tirarmi su ed, una volta in piedi ho ragionato che le parti del mio corpo fossero ancora al loro posto. Alzato lo sguardo verso Bea e Mauro li ho visti increduli in silenzio come per dire: "Cavolo se si rialza è un miracolo!".

Fabio/Io: "Tutto bene Là?" - "Si Fà, sembra di si" - "Aspetta un attimo non ripartiamo, vedi come va e se ti fa male qualcosa. Guardati pure il ginocchio se te lo sei sbucciato"

Andrea/Io: "La stai bene? mi hai messo paura, hai fatto un volo ma che sei inciampata?" - "Si, tranquillo sembra che sto bene" - "Lo vedi a parlà male del Papa? sei caduta proprio sotto casa sua" - "Eh... tocca sta attenti qui. Comunque sembra stia bene. Meno male che non ho preso in pieno la pozza!" - "E si che l'hai presa dietro sei zuppa! meno male che non si vede perché sei vestita di nero"

Metto la mano dietro e sento i miei pantaloni praticamente bagnati.

Fabio/Io: "Ha inciampato su quel gancio li. Però per fortuna è caduta bene." - "Si fortunatamente ho imparato a cadere nella maniera corretta dopo anni di arti marziali" - "Vabbè se te la senti piano piano ripartiamo ok? Però te la devi sentì" - "Si Fa, andiamo sto bene" 

Anche Mauro e Bea si sono accertati che fossi tutta intera prima di ripartire. Ripartiamo: "Mammamia mi sento tutto il fianco bagnato, i pantaloni che figuraccia Andrè!" - "Ma tu non te preoccupà; sei vestita de nero mica se vede. Pensa a corre che c'è il sole quello asciuga".

Si prosegue tagliando per Gregorio IIV che, anche se in salita un pò più corta in modo da ritrovarci su via Pineta Sacchetti e proseguire la parte restante del nostro giro mattutino nel verde del parco del Pineto. E' bello, silenzioso e se devo dirla mi fa strano passare davanti al punto di ritrovo del ParkRun e non trovare nessuno. Il sole è alto ormai, sono quasi le 10:00 e, una volta ritornati alla base salutiamo Beatrice e Mauro e proseguo poi verso casa accompagnata da Andrea e Fabio che, come sempre mi scortano fin sotto casa. Ci diamo appuntamento a domani... Pasquetta.

Pasquetta,

Questa volta l'appuntamento dei ragazzi della Podistica era presso lo spiazzale adiacente il parco Santa Maria della Pietà. Ieri mentre si parlava del più e del meno stavamo organizzando la corsa anche per oggi ed Andrea ha proposto di correre insieme facendo le ripetute visto che lui le aveva in programma. Why not? Questa volta eravamo io, di nuovo Beatrice, Fabio come sempre, Andrea (l'interessato), Andrea S. con la Fede e Antonio. Pertanto abbiamo deciso di non allontanarci ma di rimanere li. Così, abbiamo iniziato tutti insieme con una corsetta di riscaldamento di 25 minuti all'interno del parco. Immersi nel silenzio in una bella giornata di sole ma, ventilata anche lei.

Andrea: "Allora, mancano 9 minuti" ci comunica. Si perché il nostro Andrea in eterna preparazione per le ultra corse deve seguire un allenamento specifico fornito dal coach Luca. Pertanto, quando si è deciso di andare a correre oggi ci ha reso felice l'idea di fargli compagnia correndo con lui. Per quanto mi riguarda a me ha fatto molto piacere anche perché la maggior parte delle volte è lui che fa compagnia a me come Fabio. Tra l'altro mi sono divertita un casino e, quando lo si fa in gruppo è ancora più bello. durante il riscaldamento ho chiesto come funzionassero queste ripetute, la tipologia, quando farle ecc. Ognuno di loro mi dava delle info interessanti che, ad una come me che ha sempre fatti tutto in autonomia sono ottime.

"Siete prontiiiiii" esclama Andrea S. - "Manca un minutooooo!" risponde Andrew - "Mettiamoci li dove c'è il tratto dritto e asfaltato" continua Federica mentre io non sapevo nemmeno che cosa stesse per accadere. "25 secondiiii" urla Andrea. "La, alza le gambe quando corri" Mi giro ed al mio fianco c'è Fabio che con un sorriso si prepara.

"Andrè che dobbiamo fa?" - "Devi corre Laurè, pronti... Via"

In quel momento è come se il mio sguardo e la mia mente fossero concentrati 100 metri più avanti mentre il mio udito nel silenzio intorno percepisce il rumore delle scarpe dei miei compagni che spingono più forte possibile sull'asfalto. Non sento più voci ma solo il rumore di falcate più grandi e più veloci. Mentre corro il mio sguardo si sofferma sui miei compagni, Antonio e Fabio correre come non li ho mai visti. I due Andrea sembrano volare per non parlare di Beatrice che con le sue lunghissime gambe mi ha sorpreso. Federica di fianco a me come per dire: "I primi 100 li facciamo insieme". Una sensazione adrenalinica di non più di venti secondi che si è conclusa quando Andrea ha dato lo stop. Una volta fermi abbiamo camminato fino al punto di partenza. "Dieci secondi, pronti..... via!" ripete Andrea. Ed in quel momento siamo ripartiti per altri 100 metri. ormai avevo capito cosa succedeva e, anche io ho iniziato a dare il massimo ascoltando questa volta solo i miei di passi. Ho sentito le mie Hoka fermarsi e spingere proprio al momento del via per far attrito sull'asfalto e le mie gambe alzarsi come non credevo potessero farlo. Ho iniziato a percepire le mie di falcate molto più lunghe ed il mio respiro. Era ovvio terminare ogni ripetuta sempre più stanca. Finite le tre ripetute da 100 metri siamo passati alle cinque da 200... Li ho dovuto saper dosare la forza nel tempo. Tanto è vero che alla prima ho terminato una decina di metri in anticipo. Davanti a me tutti e per un attimo mi sono soffermata su Fabio; cavolo come corre lui! non lo avevo mai visto e per un attimo guardando lui e poco più avanti Andrea mi sono resa conto dello sforzo che possano fare quando corrono con me. Sono rimasta sbalordita di tutti compresa di me stessa.

"Come va Là?" - "Bene Andrè, mi piace" - "Ma te stai a divertì?" - "Si Andrè, la prossima volta lo rifaccio". Poco dopo Fabio: "Là come va? come stai?" - "Bene Fà, quante ne mancano?" - "Due, questa la facciamo un pò più tranquilli mentre l'ultima la devi fare al massimo". Nel frattempo Andrea S.: "Si daje, l'ultima si fa a bomba" e Bea: "Quindi dobbiamo correre ancora di più?", "Si, viaaaaaaaaaa" conclude Andrew. Durante la quarta ormai avevo capito come dosare la mia energia per far si che durasse per tutti e 200 i metri. Ormai l'affanno era più complicato mandarlo via nel solo minuto di recupero tra una sessione e l'altra.

"Prontiiiii, è l'ultima. Siete pronti???" urla Andrew e li come un coro: "Dajeeeeeeeeeeeee". Così partiamo tutti insieme, ed in quel momento sento nuovamente tutte le scarpe, tutte le falcate e tutti i respiri chi più chi meno affannati. Da lontano un signore con il cane ci guarda e sorride; capisce anche lui che nonostante la fatica ci stiamo divertendo da matti. Le mie gambe reggono, il mio cuore lo sento battere ovunque. Finito. Ci siamo tutti fermati e, anche se stanchi sembriamo dispiaciuti perchè consapevoli del termine allenamento. Divertiti, entusiasti. Io felice come una bambina e Fabio lo sa perché mi ha visto e mi ha capito al volo come sempre. Andrea: "A Là allora?" - "Andrè ormai me le voglio fa tutte con voi!" - "E piano piano le famo, facciamo pure le variazioni durante l'allenamento così ci divertiamo di più" - "E ma in allenamento dopo che ti fai kilometri di corsa non stancano pure le ripetute?" - "Tu non te preoccupà, con noi non te stanchi!".

Così, dopo questa (per me) nuova sessione di allenamento in compagnia della Podistica ci siamo diretti tutti all'uscita per poi dividerci con chi doveva proseguire l'allenamento e chi, come me no. Mi dispiaceva salutarli; avrei corso con loro un altro pò. Anche la mattina di Pasquetta quindi, di un giorno di festa si è conclusa con la corsa in compagnia di alcuni dei ragazzi della Podistica. Ormai non vedo un giorno di festa senza corsa con loro come non vedo domeniche mattina senza corsa insieme.


Passo e chiudo

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